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Cantù, il fronte di liberazione fiscale si presenta in piazza

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Sindaco_Autodi GIANLUCA MARCHI*

Stamattina a Cantù, seconda città della Provincia di Como, ha mosso i primi passi un nuovo movimento politico, voluto dal sindaco in carica del centro Brianzolo, Claudio Bizzozero (presidente), e che ha fra i soci fondatori Marco Bassani (vice presidente), Giacomo Consalez e Gianluca Marchi (consiglieri). Fronte di Liberazione Fiscale è il nome del nuovo movimento, che si propone tre finalità fondamentali: l’abolizione della rapina fiscale operata dallo stato, della spesa pubblica clientelare e del centralismo statalista. “Da più di un secolo e mezzo viviamo schiavi di un regime moralmente intollerabile, politicamente antidemocratico ed economicamente fallimentare, governato da un’oligarchia predatoria di ladri e mafiosi, sostenuta da una pletora infinita di parassiti nullafacenti, che dopo aver distrutto la nostra libertà, sta oggi di fatto rendendo impossibile la nostra stessa sopravvivenza fisica”: sono parole pronunciate da Bizzozero durante la presentazione,simbolicamente avvenuta in piazza Volontari della Libertà. Nell’occasione il sindaco ha presentato anche la propria vettura personale con la quale, nei prossimi mesi, si muoverà per tutta la Lombardia, e che reca la scritta a caratteri cubitali: “Il primo ladro è lo stato. Basta rapina fiscale!”.

Obiettivo del nuovo movimento è quello di spingere la Lombardia allo scontro istituzionale con lo stato italiano per porre fine alla sua condizione di schiavitù fiscale, destinata a condurre al fallimento anche lapiù produttiva regione del paese, nonché fra leprime al mondo. Oggi, fra tasse dirette, indirette e contributi previdenziali, la tassazione sul reddito prodotto ha superato il 70 per cento, una quota insostenibile. Il Fronte di Liberazione Fiscale si ripropone di ridurre la tassazione complessiva del 50%, non superando al massimo, per le tre voci, il 40% del reddito prodotto, e di far sì che i proventi delle tasse restino al 90 per cento sul territorio, vale a dire a disposizione dei municipi dove tale reddito viene prodotto. Il modello di riferimento è quello della Svizzera, dove le istituzioni fondamentali sono proprio i Comuni, e non per nulla il FLF ha scelto un logo che richiama la bandiera elvetica.

La Lombardia è la vittima più tartassata della rapina fiscale operata dallo stato centralista. Ogni anno che Dio manda in terra i dieci milioni di lombardi inviano a Roma mediamente 60 miliardi di euro di tasse che non tornano più indietro sotto nessuna forma, men che meno dei servizi sgangherati forniti dallo stato. In media ciscun lombardo, compresi i neonati e gli ultracentenari, manda ogni anno a Roma 6 mila euro che si perdono nellacloaca maxima dello stato italico. Se facciamo l’esempio di una famiglia media di quattro persone, padre, madre e due figli, quando i ragazzi avranno compiuto i 30 anni, tale nucleo familiare avrà regalato allo stato italiano ben 720 mila euro, somme sottratte al benessere e alla crescita della famiglia stessa. Una situazione insostenibile anche per la Lombardia, che di questo passo è destinata a finire in pochi anni nella retroguardia del mondo occidentale.

Come arrivare allo scontro istituzionale fra Lombardia e stato? L’esempio calzante è quello della Catalogna dove, con la creazione del consenso, si è giunti ad aprire un duro braccio di ferro con lo stato spagnolo, che non potrà non concludersi con pesanti conseguenze per Madrid. Per questo l’orizzonte politico del Fronte di Liberazione Fiscale è quello delle elezioni regionali del 2018, nella convinzione che le cose non si possano cambiare dal Parlamento di Roma, ma solo conquistando le regioni e costringendo lo stato a sedersi al tavolo delle trattative. Una opportunità che nessun partito anche del Nord ha mai perseguito con convinzione, ma solo a parole.

Da oggi sono aperte le adesioni al Fronte, solo online, da tutte le aree della Lombardia. Poi i singoli aderenti saranno contattati affinché si facciano da tramite per l’organizzazione di eventi nei rispettivi comuni, dove il Fronte di Liberazione Fiscale si presenterà per illustrare le proprie istanze alla popolazione.

TRATTO DA QUI

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4 COMMENTS

  1. Questa idea era stata lanciata, poco dopo l’entrata in vigore dell’IVA. in una assemblea di artigiani lumezzanesi. Volete che non partecipi? Vada come vada, plauso agli organizzatori.

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