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Le tasse non devono superare il 20% del reddito di una persona

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tasse 5di DON FLORIANO PELLEGRINI

Sembra l’uovo di Colombo, ma non lo è: anche le tasse, come tutte e poi tutte le realtà umane sono sottoposte a valutazione e a giudizio che le distingue in buone o cattive, giuste o ingiuste.

Senza il criterio morale, lo stesso Stato perde il suo fondamento oggettivo, la sua legittimazione, e diventa una struttura arbitraria o, come diceva già 1700 anni or sono (con parole forti ma vere) Sant’Agostino, diventa “una banda di briganti”.

Le tasse non fanno eccezione, come nessun atto fa eccezione al criterio morale. Ebbene, in breve: mi prendo la responsabilità di sostenere, con forza e chiarezza, che una tassazione è morale se, tutto compreso, non supera il 20 % delle entrate d’una persona.

Nella misura in cui supera tale quota, diventa progressivamente ingiusta, e i cittadini, se non vi corrispondono,  saranno pur puniti dallo Stato, magari con il carcere, ma io sacerdote dovrei difenderli e dire che non hanno nulla da rimproverarsi e, davanti a Dio, sono completamente a posto.

Tutti gli altri distinguo, sono inganni e ipocrisie, di laici o ecclesiastici compromessi col potere statale.

Il Libero Maso dei Coi

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3 COMMENTS

  1. Non sono d’accordo. Fissare una percentuale al di sopra della quali le tasse sono immorali contraddice il comandamento: «Non desiderare cosa “alcuna” del tuo prossimo».
    E “alcuna” vuol dire: percentuale ZERO della tassazione.

  2. vero, e non solo, le tasse INDIRETTE sono incostituzionali. La tassazione, deve essere progressiva in base alla capacità di spesa del contribuente COSA CHE NON E’ AFFATTO

    Gli esempi si sprecano, il possesso di una casa o di un auto non genera reddito A prescindere e di per sé….
    Son solo scuse per TAGLIEGGIARE la gente

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