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Per ottenere l’indipendenza serve gente seria e preparata

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INDIPENDENTISMOdi GIAN LUIGI LOMBARDI CERRI

Tutti blaterano di indipendenza, tutti si agitano scrivono pagine e pagine, ma nessuno (o quasi) dice come arrivarci. Fatto fondamentale da non dimenticare mai che Roma, come in generale tutti i detentori del potere, non molleranno mai il mazzo se non vi saranno veramente costretti. Spontaneamente, al massimo, come รจ giร  piรน volte successo, chiameranno una seggiola โ€œ indipendenzaโ€, ve la daranno e poi diranno che vi hanno, bontร  loro, concesso l’indipendenza.

Quali sono le vie da percorrere e i mezzi da utilizzare per raggiungere l’obbiettivo? Piaccia o no sono solo due che analizzeremo separatamente, ma con intellettuale distacco.

La prima via, la piรน semplice, la piรน diretta รจย la rivolta armata.ย Il popolo si arma e spazza via, ammazzando senza complimenti chi detiene il potere e ne abusa. Nella storia dei popoli, anche recente, รจ quella piรน usata in oltre il 90% dei casi. E’ rapida e non lascia dubbi di sorta. C’รจ perรฒ un piccolo piccolissimo aspetto negativo: i sostenitori nonchรฉ attivisti della soluzione devono mettere in bilancio la possibilitร  di lasciarci la pelle e, quindi, di non vedere il frutto dei loro sogni. Occorre avere, pertanto, una grandissima determinazione ed un grande spirito di sacrificio. Determinazione che, nella storia dei popoli, quasi sempre รจ stata generata o dalla fame o da un crac finanziario dello Stato o da un sistema di oppressione fiscale non piรน sopportabili.ย Mi si citi un esempio, al di fuori della Cecoslovacchia (caso che peraltro merita accurati studi) che abbia fatto eccezione alla regola.

Naturalmente i detentori del potere, anche se manifestamente incapaci, hanno sempre messo le mani avanti per allontanare il piรน possibile l’evento. Rigoroso controllo delle armi (perfino dei temperini), comprese quelle dichiarate โ€œimproprieโ€. Governatori o para-governatori pronti ad intervenire non per sedare โ€œsempliciโ€ tumulti anche seย  con morti, ma solo se questi tumultiย  presentano il marchio contro lo Stato. E la dura punizione data aiย  Serenissimi รจ illuminante. Non importa se non hanno mai fatto un graffio alle cose o alle persone. Controllare riunioni, parole e scritti definibili come โ€œsediziosiโ€ denunciando (con la magistratura consenziente e fermamente orientata sulla sentenza unidirezionale), ogni minima โ€œperturbazioneโ€. Avere ben saldo e sicuro non un esercito di popolo, ma un esercito di fedeli pretoriani, ben pagati.

Oppure ci sono i piccoli passi.ย In questa seconda situazione occorre che i gestori dell’indipendenza abbiano CULTURA e PAZIENZA adeguati. E’ infatti inutile chiedere a chi governa cose che non concederร  nella situazione vigente. E’ quindi inutile pretendere, ad esempio, la Macroregione o il trattenere il 75% degli introiti fiscali. Mica sono matti a darli! Ricordatevi che, a suo tempo, per non dover concedere il referendum anche al Sud Tirolo nonย  hanno chiesto quello per l’Istria (non dico per la Dalmazia).

Mosse intelligenti sono invece quelle di domandarsi che cosaย  Roma non puรฒ negare, ma che permetta una migliore vita ai popoli indipendentisti. E’ questo, sopratutto, un fatto organizzativo. Esempio tipico รจ stato ed รจ dato dal Sudtirolo, i cui eletti non si sono mai politicamente schierati. Destra oย  sinistra o addirittura dell’intera Italia a loro non importava e non importa nulla. Attendono soloย  che, in Parlamento, il loro voto diventi risolutivo per chiedere ed ottenere un emendamento in loro favore. Emendamento che, in genere, sgancia il Tirolo da un ulteriore piccolo vincolo. Il risultato รจ che anche se, almeno per ora, non hanno ancora ottenuto l’indipendenza, a casa loro fanno praticamente quello che vogliono ed i ricavi fiscali se li trattengono quasi tutti.

E allora? Allora bisogna seguire la loro strada.ย Ma eleggendo non dei ciarlatani, ma gente seria e preparata. Gente che conosca o si dia da fare per conoscere, Leggi e Regolamenti italioti e si insinui accortamente tra le maglie di queste catene.

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3 COMMENTS

  1. Franco, lo stato italiano appartiene al blocco NATO, come la Repubbliche Baltiche appartenevano al blocco URSS.
    Lo stato italiano verrร  trascinato nel baratro del fallimento del sistema NATO (Ovvero dal fallimento degli USA)
    E utile ricordare che il bilancio federale USA รจ gravato dalle spese militari ben oltre il 20% (quello ufficiale, ca. 3,3 Mld su 0,7 Mld $) se poi conteggiamo anche le sovvenzioni ai grandi progetti delle multinazionali private per consentire a NSA di raccogliere informazioni su cittadini ed imprese di tutto il mondo o per finanziare ricerca utile a fini militari (NASA, chimica, aereonaitica ecc.) tale percentuale salirebbe ulteriormente.
    Non siamo molto lontani dalle percentuali URSS prima della sua caduta

  2. Condivido l’intervento di Fumagalli e l’articolo. L’Urss crollรฒ perchรฉ le guerre sono principalmente guerre economiche, la guerra fredda fu vinta dagli americani perchรฉ l’Urss doveva spendere per gli armamenti il 30% del PIl per stare al passo con gli USA. L’italia รจ l’ultimo scampo di comunismo (insieme alla Nord Corea) al mondo. La proprietร  privata, il lavoro privato viene ostacolato in ogni modo e praticamente da Roma in giรน l’unica fonte di reddito รจ lo Stato. Come in Germania Est tutti lavorano ma nessuno lavora, anzi l’italia fa peggio, perchรฉ neppure tutti lavorano.
    Sul fatto che in tanti parlino di indipendenza ma poi si rimanga fermi alle parole mi viene in mente un film con dei detenuti che fuggivano da un Gulag in Siberia. Uno di essi preparava piani, mappe ecc. ma poi non scappava mai, continuava a dire che bisognava preparare per bene le cose, alla fine la sua era solo paura.
    Da anni seguo siti indipendentisti, si discute, si parla, si elabora ma poi non si arriva mai al dunque. C’รจ chi parla di liberare solo il veneto, ognuno per la sua strada, chi parla di nuovo Stato confederato con tutte le regioni del nord.
    Ma mai che io veda uno che dica: abbiamo discusso e si รจ deciso di operare in questo modo, dalla prossima settimana si inizia.
    Volete delle idee? Formate un governo provvisorio in esilio, trovate dei locali all’estero (Lugano) per le sedi. Poi fate pubblicitร  per avere la cittadinanza longobarda, chi la chiede ottiene un passaporto. Solo chi ha il passaporto potrร  partecipare alle elezioni e candidarsi, votazioni non per un referendum, l’occupazione italiana รจ illegale, non dobbiamo chiedere nulla, un referendum sarebbe truccato dagli occupanti italici e imporrebbero di far votare anche i loro coloni ed immigrati, per la nostra terra dobbiamo decidere solo noi, mica anche gli italiani. Le elezioni porterebbero a formare un parlamento che approverebbe le misure adottate dal governo provvisorio in esilio: adozione della costituzione e delle leggi svizzere (sono collaudate e giร  esistenti e funzionano).
    A quel punto si passerebbe alla fase piรน difficile: il riconoscimento internazionale. Gli Stati europei non ce lo darebbero mai, anche con buone motivazioni. La Russia invece si, e ci puรฒ anche dare la stampa dei passaporti ed altre cose. Ovvio che gli Stati Uniti, che hanno basi da noi, non vedrebbe di buon occhio la cosa, quindi occorre prudenza. La Svizzera puรฒ riconoscerci. Comunque una volta iniziato ecco che allora pur di non vederci fuori dall’Unione europea e dalla Nato gli altri Stati ci riconoscerebbero.
    In ogni caso la situazione economica ed immigratoria italiana รจ tale che a parer mio argomenti per convincere Germania e Francia se ne trovano a bizzeffe.

  3. L’URSS รจ implosa, perchรฉ il sistema non poteva piรน reggere. Questa sarร  la fine del sistema italiota costruito su una costituzione inadeguata. E’ solo questione di tempo (ma non tanto). E’ la fine determinata dai parassiti.

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