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Caro “partito dei veneti”: siate inclusivi e pensate alle primarie

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di FRANCESCO FALEZZA

Come avete ben capito sto parlando del neonato Partito dei Veneti, finalmente dopo tanta attesa è arrivato, o meglio, è partito, dove arriverà lo vedremo in futuro. Alla fine le varie anime dell’indipendentismo veneto hanno trovato un accordo per mettersi insieme.

Abbiamo sempre fatto fatica a capire i contrasti che di volta in volta creavano divisioni, abbiamo sopportato gli errori che poi portavano a spaccature e incomprensioni, ci siamo dati da fare per evitare che accadessero, ma alla fine non ci siamo mai riusciti, ogni volta è sempre capitato che qualcuno o qualcosa rovinasse tutto. Speriamo che questa sia la volta buona e i presupposti perché lo sia ci sono tutti, ma… e c’è un ma, non bisogna ripetere gli errori del passato, perché, e questo è Einstein che lo dice, è assurdo pensare di fare sempre le stesse cose e aspettarsi risultati diversi.

Allora come prima cosa questo Partito dei Veneti deve essere inclusivo, cioè nessuno di quelli che la pensano allo stesso modo deve rimanerne fuori. Sembra ovvio, se la pensiamo allo stesso modo perché stare divisi? Ci sono vecchie ruggini e torti subiti da una parte o dall’altra da superare, sono d’accordo non è facile, ma ci dobbiamo riuscire. Ci dobbiamo riuscire perché questa unità politica avrà quella credibilità che permetterà di raggiungere a breve e a medio termine traguardi e obiettivi adesso impensabili.

Ci restituirà quella voglia di fare e di impegnarci adesso latente in molti di noi, ci consentirà di tornare a sperare di avere la possibilità di realizzare concretamente e in tempi brevi i nostri obiettivi.

Quali sono quelle cose che permettono di stare insieme senza litigare? Le regole! È ovvio, è la scoperta dell’acqua calda e lo sanno tutti in una società, in una coppia o in un gruppo se non si vuole litigare ci voglio le regole, regole chiare condivise, rispettate e fatte rispettare a tutti. Ecco questo nuovo partito se vuole essere inclusivo e non disfarsi alla prima difficoltà o il giorno dopo le elezioni deve avere delle regole, delle regole di ferro per permettere la serena collaborazione di tutti e, soprattutto, a garanzia di tutti.

Le regole, se sono fatte bene, danno le giuste garanzie a tutti e così possono permettere anche il superamento di diffidenze e dubbi che adesso sembrano insormontabili, sono quella cosa indispensabile per completare l’unità politica dei veneti.

Per questo serve una fase costituente subito, non è una perdita di tempo, ma un’azione indispensabile in cui si stabiliscono le regole comuni, i termini e gli obiettivi del progetto politico e il percorso per raggiungerli. Non occorre discutere per mesi come si è fatto in passato, questa fase, se si vuole, può essere anche molto breve, è un percorso tecnico che permette il raggiungimento di importati traguardi politici, ma non è ne eludibile ne rimandabile.

Rimandare questa fase comporta dei rischi che possono portare al fallimento di questa iniziativa. Se ci sono dei problemi è meglio affrontarli e risolverli subito, più si aspetta, peggio sarà. Capisco che questo possa preoccupare gli attuali dirigenti, perché chi è capo adesso non è detto che lo sarà anche dopo, chi ha il posto in lista assicurato ora potrebbe non averlo assicurato dopo, penso che il principale ostacolo alla fase costituente sia proprio questo, paura di perdere qualcosa.

La realtà è che se non si darà seguito alla costituente le cose che si perderanno saranno molte di più e avere un posto in lista se non ci saranno eletti a cosa serve? Solo a spendere soldi! Per risolvere questo problema posso suggerire di prevedere lo svolgimento di elezioni primarie per stabilire i candidati delle liste, questo comporterebbe che tutti avrebbero le stesse possibilità di concorrere senza timori di esclusioni, ma non solo, si avrebbe anche la garanzia di mettere in lista i candidati più forti e con più consenso. Nessuno avrebbe il timore di essere escluso a priori.

Come si può vedere, se si vuole, le regole a garanzia di tutti si trovano e l’unità è possibile. L’unità è necessaria per essere più forti, per essere più credibili e per raggiungere i nostri obiettivi! Coraggio ce la possiamo fare. Avanti così.

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3 COMMENTS

  1. Chi scrive è candidato ?
    Questo nuovo partito assomiglia molto alla Lega di una volta quando è entrata in campo
    come facciamo a sapere che non accadrà lo stesso ?
    E’ rischioso e molto triste dover attendere altri 30 anni, poichè in una vita politica, tal lasso di tempo è tremendamente lungo, troppo.

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