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Covid, dall’autunno scorso era chiaro: fanno solo terrorismo mediatico

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di ALDO FERRARA

1-L’effetto mediatico della ridda di opinioni virologiche prive di supporto clinico, di inquadramento della malattia nelle sue tre fasi ( irritativa, iperreattiva e degenerativa) impedisce la valutazione corretta dei numeri. Appare infatti mediaticamente erroneo parlare di seconda ondata quando i dati dell’ISS sugli ultimi 30 gg (settembre ottobre) indicano soltanto poco più di 200 mila soggetti tracciati (con il rischio dei falsi positivi non essendo stati esercitati a tappeto i test sierologici) a fronte di una letalità di 1.273 decessi (pari allo 0.6% senza certezza di riconosciuta causa di morte, in assenza dei dati autoptici) quando altre patologie danno risultati ben peggiori, fig. 1 fonte Ist. Sup. Sanità. Secondo AIOM e Istat nel 2016 (ultimo anno disponibile) 14.958 decessi/mese sono stati attribuiti a tumore, i morti per smog sono circa 5700/ mese e l’allungamento delle liste d’attesa, causa Covid, determina decessi per mancanza di cura o improvvido ricorso alle cure.

2- La fig. 2, sempre desunta dai rapporti ISS, indica che nell’ultimo mese (sett.-ott 2020) la percentuale dei tracciati si dispone lungo l’asse maggiore dei soggetti sani, asintomatici e dunque non portatori sani perché la carica virale non è tale da determinare non solo la malattia ma anche la sua presunta trasmissibilità. Una quota parte presenta modica patologia sintomatica, una ancora più piccola patologia degna di terapia aspecifica ed infine una minima parte degna di osservazione critica. Quindi i malati si distinguono in Contaminati (verde), Contagiati (blu), Pazienti Lievi Moderati e Critici, rispettivamente, (giallo, arancione e rosso).

3-Liste d’attesa allungate ( per colonscopia da 71 gg nel 2019 a 237 nel 2020) indicano quanto premano altre patologie in attesa di cura, (Cicchetti A.1). Fig. 3.

4-I dati indicano che le morti di questi ultimi mesi sono dovute a “decessi per Covid”, sopradescritti, decessi con Covid nel caso della comorbidità e decessi a causa del Covid.

5-Lo sbandierato ricorso alla “Terapia Intensiva” nel caso di poche centinaia di unità negli ultimi mesi va valutato conoscendo le indicazioni alla terapia intensiva. Questa va distinta in supporto semintensivo, spesso solo con ossigenoterapia, ventilazione assistita senza intubazione e controllata con intubazione e sedazione. E quest’ultima solo in caso di grave degenerazione in “Lung Injury” come nel caso dei pazienti con Acute Respiratory Distress Syndrome (ARDS).23

6-Lo stesso Massimo Giannini, di indiscussa esperienza mediatica, ha potuto scrivere un articolo dalla “Terapia Intensiva”. Ergo è caduto nell’erronea definizione del trattamento terapeutico che presenta gamma di sfumature legate alla diversa criticità della patologia.

7-In data 29 ottobre emergono i dati della Campania che indicano quanto segue: un 18% di positivi al test (3.100) e tra questi solo un 7% con lievi sintomi (242). E questo scenario riguarda una delle Regioni che si considerano tra le più colpite. Una situazione che riflesse il quadro nazionale in cui solo 1.651 letti di terapia intensiva sono occupati (Ansa 29.10.20202 numeri sui contagi da Covid-19 in costante crescita, oggi quasi 27mila, ed il valore dell’indice di trasmissibilità Rt proiettano presumibilmente l’Italia verso lo scenario 4). Terminologia mediatica che confonde “contaminazione” asintomatica copn infeziosità per patologia lieve o media. Si continua a a confondere i 4 gradi di diffusione del virus:

  • 1- Contaminazione,
  • 2- contagio oligo-pauco-sintomatico,
  • 3- malattie lieve o moderata e
  • 4- malattia critica con insufficienza cardio-respiratoria.

Dunque una situazione in cui emerge esaltazione mediatica del fenomeno che genera lo spettro della paura che si sta insinuando tra i cittadini inconsapevoli anche perché nessuno dice con argomentazioni mediatiche inoppugnabili che la malattia si può curare benissimo anche in casa. Dalla Fig. 4 emerge che con Covid ovvero per Covid, non lo sapremo mai, nella giornata del 28. 10.2020 in Campania sono stati diagnosticati 242 soggetti su 3100 positivi al test, pari al 18% e sono deceduti 20 pazienti che ammontano allo 0,004% della popolazione campana. ( Ansa Campania, 29.10.2020)

NOTE

1 Cicchetti A. (Università Cattolica del Sacro Cuore), ANSA 28 marzo 2020, Coronavirus: un milione di ricoveri rimandati, tra cui 510.000 per interventi chirurgici.

2 G. Tarro, L. Sisti, a cura di A. Ferrara Target Polmone ! SEU 2020

3 P. Costanzo, A. Ferrara, Salute e Ambiente, diritti feriti, SEU 2020

*Aldo Ferrara. Professore f.r. di Malattie Respiratorie negli Atenei di Milano e Siena. Componente del CTS Agenzia Controllo e Qualità SSPPLL di Roma. Chief Manager dell’European Res. group on Automotive Medicine.

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