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Covid: incolpano chi si fa l’aperitivo, anziché i politici e i loro galoppini

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di PIETRO AGRIESTI

Secondo la medicina contemporanea nel caso io mi faccia una ferita a una mano che potrei risolvere con disinfettante e cerottino, ma abbia finito i cerotti, una valida alternativa è ingessarmi l’intero braccio o perché no? anche amputarlo. Le più moderne ricerche mediche peer review, ma anche il buon senso, suggeriscono che senza il braccio non ti fa più male la mano (ok, in realtà la cura non è perfetta perchè esistono i rari casi in cui si manifesta la sindrome dell’arto fantasma, ma l’ottimo è nemico del bene).

La branca della medicina che ha studiato il problema e ha raggiunto questi risultati all’avanguardia è la politica.

Con le cure domiciliari, con un buon intervento dei medici sul territorio, con i giusti farmaci, e i giusti protocolli di cura si potevano ridurre di molto i ricoveri in ospedale e quindi anche in terapia intensiva. Hanno vietato i farmaci, sbagliato completamente i protocolli, boicottato chi glielo faceva notare, e i medici sul territorio e le cure domiciliari in buona parte della penisola sono scomparsi.

In un anno dall’inizio dell’emergenza, compreso un periodo in cui i morti erano scesi a 0, non hanno approntato nulla e siamo di nuovo a casa con il lockdown. Il lockdown e le misure non farmaceutiche ovviamente non sono cure, ma servono, ci è stato spiegato, a evitare il collasso del sistema sanitario. Esattamente come i giusti protocolli di cura, i giusti farmaci, le visite e le cure domiciliari. Adottando i secondi, si sarebbe potuto evitare almeno in parte i primi senza mandare in crisi gli ospedali.

Evitare almeno in parte i lockdown avrebbe mitigato le ricadute negative terribilmente pesanti che questi hanno sul piano sociale, economico e della salute. Evitare il collasso degli ospedali avrebbe consentito di continuare a seguire e curare tutti gli altri problemi di salute a parte il covid.

Se vado in ospedale e mi tagliano un braccio senza motivo posso portare l’ospedale e il chirurgo in tribunale (magra consolazione) e si spera vederli giustamente condannati. Lo Stato italiano ha usato e usa il lockdown per ovviare a tutte le sue mancanze, impreparazioni, inefficienze, etc.. e ha sostanzialmente amputato un braccio senza motivo. Quindi mi chiedo perché lasciamo gestire la sanità allo Stato e alla politica? Di fronte a questo enorme fallimento togliamogliela.

Perché diamo la colpa ai giovani che fanno gli aperitivi, al posto che ai governi, ai presidenti del consiglio, ai ministri della sanità, agli dirigenti del ministero della sanità, al presidente della repubblica, al CTS, ai governatori regionali, etc..? Siamo scemi?

Perché consideriamo le proteste contro il lockdown come legate al negazionismo? Io sono  sicuro che il 99% di chi protesta riconosce senza problemi che tagliandosi il braccio, la ferita alla mano non è più un problema. Non si contesta la scienza, si contestano le scelte e la gestione politiche. Cosa su cui in democrazia qualsiasi cittadino dovrebbe essere titolato a esprimersi liberamente.

Se uno ha la sindrome di Stoccolma e continua a ringraziare il suo sequestratore immagino possa uscirne con un percorso di aiuto psicologico che riesca a fargli affrontare i traumi subiti, lo aiuti a comprenderli e a processarli. Quelli che stanno ancora infatuati di Conte, Speranza, Draghi, Zingaretti, Di Maio, etc.. o del Cts, di Burioni, di Galli, etc.. da chi li mandiamo?

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3 COMMENTS

  1. Nuova grafica? Non era stata annunciata, mi ci ritrovo un po’ a fatica. Pian piano imparerò. Qualche commento, però, mi sembra perduto; anche in riferimento a quest’articolo.

  2. “Togliamogliela”, “non lasciamogliela gestire”, “da chi li mandiamo”. Abbiamo il potere per togliere, impedire gestioni e inviare persone nei posti giusti?

    • In senso lato sì secondo chi parlava di servitù volontaria. Nell’immediato no purtroppo, ma se passa l’idea le cose possono cambiare..

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