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Democrazia, il cittadino deve solo pagare, obbedire, prostrarsi

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democraziadi MAX NORDAU*

Teoricamente il parlamentarismo dovrebbe assicurare un potere dirigente alla maggioranza, ma in pratica questo potere รจ nelle mani di una mezza dozzina di capi-partito e dei loro consiglieri e scudieri. Teoricamente le convinzioni dovrebbero formarsi sui ragionamenti che vengono esposti nelle sedute pubbliche, ma praticamente avviene questo e le convinzioni sono prestabilite dalla volontร  dei capi e da motivi di interesse personale.

Teoricamente i deputati non dovrebbero avere cura che del bene pubblico, ma praticamente essi pensano innanzi tutto al proprio vantaggio e a quello dei loro intimi: tutto questo a spese della cosa pubblica.

Teoricamente i deputati dovrebbero essere i cittadini migliori, i piรน saggi, ma praticamente sono i piรน ambiziosi, i piรน presuntuosi, i piรน intrattabili.

Teoricamente la scheda elettorale vuol dire che lโ€™elettore vota per un candidato che egli conosce e del quale ha fiducia, ma praticamente egli vota per un uomo del quale molto spesso non sa altro che il fatto che un gruppo di gente chiassosa gli ha in continuazione sbattuto in faccia il suo nome, del quale gli ha anche rintronato le orecchie.ย Le forze che teoricamente dovrebbero muovere la macchina parlamentare sono lโ€™esperienza, la previdenza e il disinteresse.

Praticamente invece sono la caparbietร , lโ€™egoismo e lo sproloquio. Lโ€™elevatezza dellโ€™ingegno e la nobiltร  dei sentimenti vengono annientate dalla prostituzione dei discorsi e dallโ€™irremovibilitร  delle presunzioni: in tal modo non รจ mai la saggezza che guida i parlamenti, ma una cocciuta opinione personale e una parlantina roboante.

Del diritto di prendere da sรฉ le proprie decisioni, al singolo cittadino non rimane neppure un atomo e deve solo pagare, obbedire, prostrarsi come detto sopra, perchรฉ il parlamentarismo con tutto il suo chiasso e le sue gesta egli non lo avverte che nel giorno delle elezioni, quando deve stancare le sue gambe per correre al seggio elettorale, oppure quando scorge nel suo giornale che le notizie parlamentari, quasi sempre noiose, occupano uno spazio maggiore di quello che solitamente รจ occupato da altre questioni molto piรน divertenti.

TRATTO DA “BUROCRATI E PARASSITI”

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