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Ecco il 41° segnale della ripresa: nel 2014, tasse sulla casa a +9.8%

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tasidi LUIGI CORTINOVIS

Nel 2014 non hanno governato i marziani in Italia, ma un tal bischero di nome Matteo e di cognome Renzi. E cosa è accaduto nel paese con la costituzione più bella del mondo? Che – come al solito – le gabelle sono aumentate.

“Salgono in Italia le tasse sulla casa. Nel 2014 il gettito derivante dalle imposte di natura patrimoniale è arrivato a 42,1 miliardi di euro, in aumento del 9,8% rispetto ai 38,38 mld del 2013. Le entrate di Imu e Tasi ammontano a 23,9 miliardi, in aumento del 17,1% rispetto all’anno precedente (20,4 mld). E’ quanto emerge dal rapporto sugli immobili dell’Agenzia delle entrate e del Mef.

L’aumento rispetto all’anno precedente, scrive l’ADNKronos – , è dovuto principalmente all’introduzione della Tasi, che ha determinato un aumento delle entrate di 4,6 miliardi. Il gettito derivante dalle principali imposte sul possesso, la locazione e la compravendita di immobili risulta pari a 42,1 miliardi, sostanzialmente invariato rispetto al 2012 (42,3 mld). Tra il 2012 e il 2014 si registra un aumento delle imposte di natura reddituale, che passano da 6,4 mld a 7,2 mld, un incremento dovuto alla reintroduzione nella base imponibile Irpef degli immobili a uso abitativo ubicati nello stesso comune di residenza, nella misura del 50%”.

Tasse sulla casa e sugli immobili, ovvero una delle tante patrimoniali che pagano i contribuenti. Probabilmente, anche a loro va bene così, anche l’accondiscendenza è un “segnale della crescita”.

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