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Il verbano-cusio-ossola voterà per secedere dal piemonte

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di REDAZIONE

E’ stata fissata per il 21 ottobre la data del referendum con cui i residenti nella provincia del Verbano Cusio Ossola (Vb), attualmente appartenente al Piemonte, si pronunceranno sulla possibilità di passare alla Lombardia. E’ la prima volta in Italia che si vota per il passaggio di una intera Provincia da una Regione all’altra.

La data è stata fissata dal Ministero dell’Interno, competente per le questioni elettorali. L’iniziativa era stata promossa dal Comitato Diamoci un Taglio, con oltre 5 mila firme per chiedere il passaggio. Il consiglio provinciale del Vco e poi anche la Corte di Cassazione avevano approvato la richiesta di referendum.

“Stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, rispettosi che la gente si possa esprimere liberamente: qualora avesse esito positivo, la provincia del Verbano-Cusio-Ossola diventerà territorio lombardo, ampliando il territorio montano della Lombardia”. E’ questo il commento dell’assessore regionale con delega agli Enti locali e Montagna Massimo Sertori, al via libera del Consiglio dei Ministri all’indizione, per il 21 ottobre prossimo, del Referendum consultivo per il distacco della provincia del Verbano-Cusio-Ossola dalla Regione Piemonte e la sua aggregazione alla Regione Lombardia.

“Stiamo parlando infatti di una provincia montana – ha continuato Massimo Sertori – confinante con la Svizzera, che ha delle caratteristiche morfologiche simili alle aree montane lombarde, sulle quali Regione Lombardia sta già attuando politiche specifiche”. “In attesa dell’espressione del volere popolare in merito a questo referendum consultivo – ha concluso Sertori – come Regione attiveremo un gruppo di lavoro per capire le implicazioni e le conseguenze che avrà l’eventuale aggregazione di questa provincia”.

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3 COMMENTS

  1. Sono piemontese e conosco bene la zona del Verbano-Cusio-Ossola per lavoro.
    Con tutta onestà va ammesso che quel territorio certamente di piemontese ha ben poco (a partire dalla parlata, chiaramente di tipo lombardo) e come trasporti ha Milano di gran lunga preferenziale a Torino.
    Apprezzo la scelta di un referendum che darà voce agli abitanti della provincia i quali potranno decidere il futuro migliore per loro, ma da piemontese non posso che augurare una posizione nella Lombardia con la quale sono sicuramente più affini.

  2. Più frequenti sono stati comuni limitrofi che hanno fatto richiesta su istanza degli abitanti di passare a province confinanti appartenenti ad altre regioni magari a statuto autonomo anche riuscendoci, ma non sempre.. a volte per il diniego delle stesse… non si vede perché non lo passane fare delle Province intere, dal momento che sono più competenti a giudicarne le opportunità pratiche rispetto ai diktat delle carte romane… collegamenti stradali, scuole, ospedali sono a volte determinanti nel giudizio delle popolazione che ci vive e che ne dovrebbe/potrebbe usufruire.

  3. Siamo tutti alla ricerca di libertà, cambiar vita. La Storia, il passato non sono stati di esempio per un miglioramento dell’uomo. Eppure c’è ancora chi insiste per un ritorno ai vecchi tempi, quando regnava l’ipocrisia, la censura, la bugia, la disinformazione per ingrassare i porci.
    Molti cascano dalle nuvole, perché cambiare se stiamo così bene. Naturalmente quelli che non arrivano a fine mese, non hanno il diritto alla parola. la Voce del Padrone si fa più imponente secondo i livelli di benessere.
    Cunfucio diceva: se sei coglione, nudo o vestito sei sempre la medesima persona.

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