mercoledรฌ, Aprile 17, 2024
13.8 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Va bene abbassare le tasse, ma basta debito e spesa pubblica

Da leggere

di MASSIMO TESTA

Qualsiasi taglio delle tasse รจ cosa buona e giusta. Ma rimane un “MA” grande come una casa, che in questo paese iperindebitato e sperperone, e quindi abituato a scaricare i costi della propria dabbenaggine sugli altri, in particolare sulle generazioni successive, pochi vogliono cogliere.

Se ad un taglio fiscale non si accompagna una riduzione del debito e della spesa, quello che neanche poco tempo dopo si verificherร  sarร  un nuovo inasprimento fiscale per i buchi che si creeranno nel bilancio statale.

รˆ vero che tasse piรน basse stimolano la produzione e al contrario di ciรฒ che comunemente si pensa l’introito fiscale puรฒ aumentare, ma assai difficilmente questo puรฒ compensare ciรฒ che anche sotto Trump continua ad avvenire: il costante aumento di spesa e debito.

Anche Reagan commise questo errore, e dopo di lui e Bush senior (il quale promise di abbassare le tasse e invece le alzรฒ) seguirono otto anni di amministrazione Clinton.

Per concludere: o ad un taglio fiscale si accompagna una politica di reale riduzione dell’interventismo statale, o si tornerร  alla situazione precedente in condizioni ancora piรน critiche che saranno la manna per i sostenitori dello stato immanente.

Correlati

3 COMMENTS

  1. Puro buonsenso.
    Meno stato significa meno tasse, meno spesa corrente ,meno debito pubblico e meno leggi liberticide.
    Piรน libertร , piรน laissez-faire.
    E’ semplice.
    Purtroppo ha ragione Bastiat quando definisce lo stato.

  2. Penso che l’unica cosa giusta fatta da Monti fosse il pareggio di bilancio in Costituzione, il divieto di fare deficit.
    Non basta, avrei aggiunto il divieto di fare debito pubblico (che con lui aumentรฒ rapidamente di bel il 10%…).
    Probabilmente presto avremo di nuovo Salvini al governo e spero che legga o qualcuno gli riferisca questo:
    1) non esiste il moltiplicatore fiscale, se esistesse l’Italia sarebbe il paese piรน ricco del mondo.
    2) esiste semmai il diminutore fiscale, ogni centesimo prelevato con le tasse si tramuta in una riduzione del PIl, in quanto quel centesimo lasciato ai privati sarebbe stato fruttare ottimamente con consumi e investimenti privati oppure tramite il risparmio a finanziare i privati (ma occorre che le banche tornino a fare le banche).
    Il problema dell’inefficienza pubblica che porta al diminutore fiscale รจ massimo in Italia per un semplice motivo: nel settore pubblico l’elemento mediterraneo รจ prevalente se non totale a scapito dell’elemento (umano, mentale, gestionale) mitteleuropeo dei padani. La dimostrazione รจ nell’efficienza delle Regioni padane pur con tutti i limiti comportati dalla legislazione italiana (levantina per l’appunto).

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti