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Bruno Leoni e il recupero dell’antica tradizione della “common law”

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di CARLO LOTTIERI L’esperienza intellettuale di Bruno Leoni è stata caratterizzata a più riprese da una forma di solitudine attiva. In primo luogo, egli si trovò spesso isolato nella sua battaglia contro il positivismo giuridico e nella ricerca di un diritto razionalmente fondato. Sulla scorta della lezione di Ludwig von Mises, Leoni si propose di sviluppare una filosofia del diritto d’impostazione individualista, che muovesse dalla comprensione dell’azione intenzionale del singolo (della sua intima razionalità) per poi esaminare la realtà sociale quale risultato largamente inintenzionale che emerge dall’interazione delle decisioni personali razionalmente orientate. Ma, soprattutto, egli interpretò una posizione di minoranza poiché era liberale in un’età votata al collettivismo, all’interventismo, all’ampliamento del controllo politico sulla vita economica e sociale. Opponendosi ai socialisti di ogni partito, Leoni difese i diritti individuali dinanzi all’
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