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Nessun test di laboratorio avrebbe dato risposte più certe sulle vetrate dell'ospedale dei 600 millimetri di pioggia caduti da inizio 2013 su Bergamo. L'esito è inequivocabile: la copertura dell'hospital street non è impermeabile. Nel grande atrio che collega tra loro le sette torri del Papa Giovanni XXIII, quando piove - cioè quasi sempre, ultimamente - compaiono dei secchielli blu, affiancati da cartelli gialli che avvisano: «Pavimento bagnato». Sono lì per raccogliere l'acqua che filtra dal soffitto: piove dal tetto di un ospedale aperto meno di sei mesi fa.
Quando il tempo è brutto, la pioggia ti segue anche all'interno. A partire dal parcheggio coperto, nel quale i canali di scolo attraversano i soffitti generando grosse perdite. Sia al piano terra che al primo piano scendono cascate d'acqua dai tubi, a terra larghe pozzanghere. Entrati nell'ospedale, le cose sembrano migliorare. Nell'intervallo tra una pioggia e l'altra le perdite dal soffitto non son
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