di LEONARDO FACCO
Che lo Stato sia ladro han cominciato a capirlo in molti. Che sia anche un estorsore para-mafioso, invece, risulta ancora ostico da metabolizzare per molte persone. Chissà che la dettagliata, e documentata, storiella che vi racconterò non apra gli occhi anche a chi insiste nel sostenere che “lo Stato siamo noi”.
Siamo alle porte di Milano, dove un amico – un professionista che si occupa di restauro di immobili – un brutto giorno riceve un’infausta raccomandata in busta verde. Il mittente è l’Agenzia delle Entrate, una garanzia per far ribollire il sangue a chiunque. Il destinatario è uno dei tanti contribuenti da spennare, ma soprattutto da infamare agli occhi dell’opinione pubblica come “evasore fiscale”.
Tutto inizia con l’accertamento, ad opera dei funzionari del Fisco, delle dichiarazioni dei redditi "incongruenti" degli anni 2011 e 2012. In quel biennio, il mio amico ha acquistato un immobile d’un certo valore da rimettere a nu
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