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Patriottismo linguistico e “lingua del mi”

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di REDAZIONE Le celebrazioni del 150° dell’unità si sono sempre più aggrappate al patriottismo linguistico. Sulle pagine di questo libro Sergio Salvi, grande storico e linguista libero, sbriciola, sottoponendolo al rullo implacabile della storia e della scienza, proprio il mito più pervicace alla base del Risorgimento: che l'Italia fosse (e sia) "una di lingua". Accanto a questo mito, proseguendo nella lettura del libro, traballano molti altri luoghi comuni: che l'Italia sia una penisola; che il suo nome abbia coperto l'intero Paese quale risulta oggi e non, alternativamente, gli attuali Sud e Nord così irrimediabilmente divisi nonostante una recente e ancora sottile buccia unitaria; che le regioni allestite nel 1970, ma progettate maliziosamente assai prima, rispettino le identità etniche e culturali sottostanti; che il rapporto tra lingua di Stato e dialetti di popolo sia quello insegnato nei gradi e negli ordini bassi della scuola di Stato e professato di conseguenza d
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