di LEONARDO FACCO
Senza essere economisti da premio Nobel, non è difficile constatare il reale stato di questo "bordello dantesco", basta frequentare la strada, le botteghe e i bar anziché far la spola fra i manicomi romani che stanno fra Piazza Colonna e Monte Citorio. Solo qualche giorno fa, avevo scritto un brevissimo commento sulle idiozie raccontate da Saccomanni, relativamente alla ripresa prossima ventura. In pochi giorni, sono arrivati i dati ufficiali sui consumi in calo, la continua morìa delle aziende, l'aumento inarrestabile dei disoccupati, gli investimenti pubblicitari a picco e persino il flop dei saldi. Ieri, è toccato agli "amici degli amici" sbattere in faccia ai governanti la realtà: "Peggiora la recessione in Italia e il Fondo monetario internazionale lo certifica con una sforbiciata dello 0,3% alle stime pubblicate nell'aprile scorso. In particolare, nell'aggiornamento del World economic outlook i tecnici di Washington prevedono che il prodotto italiano si
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