La lega, belotti e il ruolo de l’indipendenza

di DANIELE BELOTTI* Caro direttore, leggendo il tuo giornale mi continuo a chiedere: "Ma questo è un sito di indipendentisti o solo il mezzo per far sfogare le frustrazioni di qualche fuori uscito della Lega?". Sembra, anzi è piuttosto chiaro, che per molti di voi il nemico numero uno non è chi sta nella trincea di fronte (ovvero Roma), ma chi sta al di qua, in primis la Lega. State lì a misurare, come i bambini all'asilo, il grado di indipendentismo di qualche leghista senza capire che per chi è cresciuto nel Carroccio il fine è sempre la libertà e l'autonomia della propria terra. La si chiami come si vuole, indipendenza, secessione, federalismo, autonomia: rispetto al centralismo attuale va tutto bene. Uno come Leonardo Facco, alias Tontolo (e penso proprio di non sbagliare su chi si nasconde dietro a questo pseudonimo), nei suoi articoli vomita frustrazioni represse nei riguardi di chi, per anni, è stato al suo fianco, sottoscritto compreso. Dai commenti agli articol