di LUIGI POSSENTI
Fa un po' l'altezzoso il presidente del Consiglio che, da un lato alza la voce per non essere tirato per la giacchetta sul rigore richiesto dall'Europa, ma dall'altro auspica un'Europa più centralista e, come al solito, "solidale".
L'Italia "può farcela solo dentro un'Europa più solida e unita", ma "non c'è piu' bisogno che ci si dica di fare i 'compiti a casa'". Lo sottolinea il presidente del Consiglio Enrico Letta in un'intervista a 'Il sussidiario.net', alla vigilia del suo intervento al Meeting di Rimini sul tema "Sinfonia dal 'Nuovo Mondo'. Un'Europa unita, dall'Atlantico agli Urali". "Il mondo corre -afferma il premier- l'Italia, da sola, non può semplicemente reggere questa rivoluzione. Può, invece, farcela a tornare a competere solo dentro un'Europa piu' solida e unita, anche e soprattutto sul piano politico. Non l'Europa del rigore e basta, ma l'Europa dei popoli, quella che costruisce risposte concrete ai bisogni e ai probolemi veri delle person