di REDAZIONE
La liberta' di voto del cittadino "risulta compromessa" dall'attuale legge elettorale, nella parte in cui non consente all'elettore di esprimere una preferenza per i candidati. E' quanto sottolinea la Corte Costituzionale nelle motivazioni della sentenza sulla bocciatura del porcellum. La sentenza, lunga 26 pagine, e' la numero 1/2014 e il relatore e' Giuseppe Tesauro.
"Le condizioni stabilite dalle norme censurate sono tali da alterare per l'intero complesso dei parlamentari - si legge nella sentenza - il rapporto di rappresentanza fra elettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso si costituisca correttamente e direttamente, coartano la liberta' di scelta degli elettori nell'elezione dei propri rappresentanti in Parlamento, che costituisce una delle principali espressioni della sovranita' popolare e pertanto contraddicono il principio democratico, incidendo sulla stessa liberta' del voto".
Il meccanismo di attribuzione del premio di maggioranza previsto dal Porcel
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