di MARIETTO CERNEAZ
Il Belgio lo ha insegnato, il miglior governo è quello che governa meno, come spiegava Jefferson. E pare lo abbia capito anche Bortolussi, finalmente. Se cade il governo, paradossalmente, c'e' la possibilita' che i conti pubblici italiani si rimettano in ordine, almeno fino a fine 2013. La previsione, "del tutto teorica", e' della Cgia di Mestre, secondo cui, tuttavia, "ancora una volta a pagare il conto sarebbero gli italiani che tra l'aumento dell'Iva e il pagamento della seconda rata dell'Imu sulla prima casa si vedrebbero, negli ultimi 3 mesi di quest'anno, "sfilare" dalle tasche 3,3 miliardi di euro".
"Nel caso Letta non fosse piu' nelle condizioni di guidare il Governo e in Parlamento non si riuscisse a trovare una nuova maggioranza in grado di esprimere un nuovo Esecutivo, gli italiani in questi ultimi 3 mesi dell'anno subirebbero l'aumento dell'Iva ed il pagamento della seconda rata dell'Imu sulla prima casa", ricorda la Cgia, sottolineando che la pri
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