di REDAZIONE
Seicentosessantanovemila posti di lavoro andati in fumo. Questo il drammatico epilogo della crisi di questi anni per il settore dell'edilizia in Italia, che quest'anno ha ''toccato il fondo''. A darne conto e' l'Ance che parla anche del 2012 come l'anno ''piu' nero'' per le costruzioni, nella crisi ''piu' intensa e piu' lunga nella storia del Paese''. Nel dettaglio, da inizio crisi i posti di lavoro persi sono 446mila, che con i settori collegati salgono a 669mila, ''come l'intera popolazione di Palermo'', sottolinea il rapporto dell'osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni dell'Ance.
Un dato che si rispecchia nel consistente numero di imprese fallite: ben 11.177 (ovvero il 23% dei fallimenti registrati in tutti i settori economici). Parla chiaro anche l'andamento degli investimenti, ''mai cosi' bassi'' secondo l'Ance, che prevede per il 2013 la sesta caduta consecutiva. A questo contribuisce anche la restrizione creditizia da parte delle banche: n