di CARLO CAGLIANI
Anche la 10° Edizione della "Festa dei Veneti" è andata in archivio, forse con un leggero calo di presenze rispetto allo scorso anno. Un'edizione particolare, vuoi per il compimento del decimo anno, vuoi per alcune novità nel programma dell'ultima giornata, dalla rappresentazione teatrale di Goldoni in piazza, al concerto dedicato agli abitanti di Cittadella (splendida cornice dell'evento), fino ai fuochi artificiali in chiusura.
Un decennio di incontri con protagonisti i veneti, la loro storia, la loro tradizione, la loro voglia di tornare ad essere liberi ed indipendenti. Il palco della tre giorni di kermesse ha ospitato personaggi di vario genere ed eventi di ogni tipo: dal dibattito politico alla canzone popolare, dalla comicità alla poesia. Di contorno anche i botti violentissimi dei "trombini", antichi archibugi a carica dall'alto. Decisamente emozionante l'alzabandiera, preceduto da una lettura struggente del Giuramento di Perasto.
E la politic
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