di CHRIS WILTON
Gianluca Marchi, nel suo editoriale, cede al realismo più assoluto e proclama che l'Italia è fallita. Ha ragione? Temo di sì ma con lei tutta l'Europa. E più che la politica incapace, di fatto nulla più che un'esecutrice testamentaria, a decretare l'addio del residuo di sovranità e l'ingresso in grande stile nelle truppe della troika potrebbero essere ancora una volta le banche. In Italia, come in Spagna, come in Grecia. Il problema dell'Europa, infatti, è che ha a che fare con troppe banche, troppo debito e poca crescita. In alcune nazioni, infatti, gli assets locali superano e di molto il Pil generato: questo grafico lo dimostra chiaramente e implacabilmente. Ma anche la composizione delle Borse parla questa lingua: i titoli finanziari pesano per il 42% del mercato azionario spagnolo, per il 31% di quello italiano e solo per il 16% di quello statunitense. Il problema è che quando il settore bancario pesa troppo sui destini di un Paese, ipoteca gli stessi e
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