di ROBERTO GIURASTANTE
Quanto accaduto nel tribunale di Trieste ha segnato un punto di svolta nella battaglia legale per il riconoscimento dei diritti dei cittadini del Territorio Libero. Per la prima volta da quando la questione è stata sollevata e portata davanti all’autorità giudiziaria italiana un giudice ha riconosciuto che il Territorio Libero di Trieste è stato amministrato fino al 1975, non avendo su di esso lo Stato italiano alcuna sovranità.
Ci sono voluti ventisette mesi. Ventisette mesi in cui ogni legittima richiesta dei cittadini di Trieste per ottenere il rispetto dei propri diritti garantiti dal Trattato di Pace del 1947 è stata inesorabilmente respinta con la stessa formula: inammissibile e infondata. Sempre con ordinanza, e non con sentenza. Almeno per quanto riguarda il campo penale. Quello che in questo contesto conta di più. Perché condannare, magari a pene detentive, persone che si dichiarano cittadini di un altro Stato con le leggi inapplicabili d
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