di LEONARDO FACCO
Che le tasse siano un furto, Javier Milei lo ribadisce da almeno un decennio e non ha smesso di farlo nemmeno da presidente. Che l'inflazione sia la più subdola delle gabelle che taglieggiano i ceti medi, e meno abbienti, lo ha sostenuto sino alla noia ed, infatti, ha immediatamente messo mano al problema, facendo sì che in un anno venisse dimezzata (passando da circa il 230% al 117%). Nello specifico ha ridotto quella dei prodotti all'ingrosso dal 54% allo 0,8%. E nel 2025, scenderà ancora, come dimostrato da quella mensile di gennaio, arrivata al 2%, la più bassa degli ultimi 53 mesi.
Non passa giorno che il primo mandatario argentino non ripeta che il suo governo - nonostante l'aggiustamento dei conti più grande della storia, a cui è stato costretto - ridurrà la pressione fiscale. La sua amministrazione ha già attuato diversi tagli in tal senso, sia per semplificare il sistema che per restituire autonomia fiscale alle province. Ha introdotto, innazitu
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