di MATTEO CASTAGNA
La Lega non ha perso le elezioni amministrative per i diamanti di Belsito, per le “spese pazze” del Trota, per gli scandali del famigerato fascicolo “The Family”. D'altra parte, non si capirebbe come un partito devastato come il Pd, dopo i casi Penati, Monte dei Paschi di Siena e le furibonde liti Bersani-Renzi abbia vinto dappertutto. Le vicende legate alla famiglia Bossi sono cose di un anno fa e dar colpa, quasi esclusiva, a quei fatti significa ammettere che la "seconda Lega" è un fallimento e che le ramazze sono state solo una malriuscita operazione di marketing elettorale.
Questo perché alle comunali, la gente votava la Lega 2.0, quella del “restiling”, quella divenuta “di sistema”, quella “responsabile”, quella amica dei poteri che contano, quella liberal, quella con la spada spuntata, quella iper-mediatica, quella dai toni pacati e dai modi da salotto, quella che disse di aver scherzato per anni sul blocco dell'immigrazione, qu
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