di JAVIER MILEI
Pochi giorni fa siamo saliti sul palco del Forum di Davos e abbiamo detto in faccia alle élite globali che l'ideologia che stanno cercando di imporre al mondo, da decenni, ci sta condannando al fallimento. Abbiamo detto che, protetti da buone intenzioni e discorsi da benpensanti, stanno cercando di imporre un'agenda la cui unica conseguenza è l'espansione infinita dello Stato e, di conseguenza, la morte della libertà.
Abbiamo detto che, non avendo argomenti per difendere le loro idee, usano la stigmatizzazione, l'etichettamento e le falsità per screditare coloro che hanno il coraggio di affrontarli.
La risposta delle élite globali e locali è stata quella di bollare Elon Musk come nazista (fallacia ad hominem) e di accusarci di aver detto cose che non abbiamo detto (fallacia dell'uomo di paglia).
Da Tenembaum a Jorge Macri, passando per il figlio del comico Tato Bores, che scrive sulla rivista che riceve pubblicità dalla GCBA, tutti si sono imbarcati