di PAOLO BAMPO
Caro Governatore,
sicuramente una lettera aperta non è il mezzo più consono per un suggerimento politico ma, non rientrando io né tra i consiglieri regionali, né tra i tuoi suggeritori privati e, soprattutto, temendo che i lacchè del sistema imboschino una eventuale missiva, mi prendo la libertà di offrirti un suggerimento pubblico non richiesto con l’auspicio che un qualche leale collaboratore addentro il palazzo, voglia poi comunicartene i contenuti.
Pur essendo realista, mi auguro che il Consiglio regionale del Veneto di martedì 17 p.v. non scelga di non decidere o, peggio, voti contro l’ipotesi referendaria. Gli aneliti indipendentisti subirebbero una doccia fredda nella flebile speranza, (perché solo di speranza si tratterebbe), che il tempo possa mediare e rimediare alla situazione di stallo che causerebbe lo stop di Palazzo Ferro Fini. Non alimentiamo flebili speranze; un vecchio adagio dice: “chi vive sperando, muore cantando”. Il sist
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