di ENZO TRENTIN
Gianfranco Miglio scrisse che il «diritto di secedere» e il «diritto di resistenza» («diritto di insorgere») sono le due essenziali facoltà prepolitiche su cui si fondano tutti i sistemi istituzionali. In quanto tali, anche se non si trovano esplicitamente menzionati nella maggior parte delle Costituzioni, rappresentano il punto da cui partono e il punto a cui ritornano le aggregazioni politiche di ogni tempo e di ogni luogo. Queste due regole si trovano infatti a monte di ogni processo costituente, ed è per la loro efficacia che si crea, o si dissolve, una sintesi politica. (1)
Se non si riconosce il diritto degli uomini liberi ad affrancarsi da un ordinamento tirannico non altrimenti modificabile («resistenza»), o a separarsi da una comunione politica che non è più conveniente («secessione» come «diritto di stare con chi si vuole»), tutte le costruzioni istituzionali esistenti sarebbero inefficaci per un vizio di legittimità insanabile. Sul «di
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