di MATTEO CORSINI
"Il dramma della spesa pubblica italiana è non solo la sua qualità ma anche la sua (poca) quantità. Se si toglie quel che dipende dal passato e su cui non si può intervenire se non in modo marginale – interessi e pensioni in essere – la spesa pubblica italiana, in quota al Pil, è la più bassa in Europa (mi stupisce sempre il numero di quelli che sono convinti del contrario). E in particolare è la più bassa dell'Eurozona (dopo la Slovacchia) la spesa per le misure attive (come la formazione) di sostegno al mercato del lavoro".
Non è la prima volta che Fabrizio Galimberti sostiene che la spesa pubblica in Italia sia quantitativamente scarsa. E' tipico di coloro che considerano lo Stato la soluzione e non il problema condurre analisi comparate caratterizzate da un evidente strabismo. La tecnica consiste nel prendere in considerazione le principali voci di spesa che ogni Stato sostiene, rapportarle al Pil, quindi confrontare le incidenze delle singole v
Comments are closed.