di ROBERTO GIURASTANTE
Uno Stato sull’orlo del collasso economico e sociale che, in violazione della legalità internazionale, sta occupando da 60 anni un Paese indipendente affidatogli in amministrazione fiduciaria imponendovi il proprio ordinamento ed assoggettandolo al proprio debito pubblico. Un sistema di potere locale emanazione dello Stato occupante, in cui si riconosce, fondato sul malaffare e sulla feroce selezione negativa dei quadri che emargina le forze positive della società e parassita i propri stessi cittadini riducendoli in miseria.
Un porto franco internazionale, unico in Europa, saccheggiato dallo Stato occupante che declassandolo ne ha dirottato i traffici pregiati verso i propri porti trasformandolo in scalo per combustibili e per i rifiuti delle mafie.
Cittadini oppressi che si identificano in un movimento politico legalitario e si sollevano per esercitare i propri diritti garantiti dal Trattato di Pace in vigore e dai trattati internazionali ribellando
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