di CLAUDIO PREVOSTI
A due mesi dalle cruciali elezioni amministrative del 30 marzo la lira turca continua ad affondare, spinta in giù dall'instabilità politica generata dalla Tangentopoli del Bosforo che fa tremare il governo del premier Recep Tayyip Erdogan, e resuscita lo spettro di una nuova grave crisi come quella vissuta dal paese nel 2000-2001. Dopo 11 anni di governo islamico e di boom economico l'incubo di una possibile 'crisi alla spagnolà sta diventando il più serio rischio per il futuro politico del 'sultanò di Ankara, che ambisce a diventare il nuovo capo dello stato alle presidenziali di agosto. Diversi analisti ritengono che Erdogan possa sopravvivere alla crisi di Gezi Park, forse a tangentopoli, ma non a una crisi economica. «I turchi ogni mattina guardano il corso del dollaro» spiega Zeynep, una giovane ex-protagonista delle manifestazioni di Gezi Park.
Il decennio di governo del partito islamico Akp di Erdogan ha coinciso con un periodo di stabilità poli