di REDAZIONE
Per il premier turco Ahmet Davutoglu "non ha più senso sedere allo stesso tavolo" con chi insiste per mantenere un "approccio insolente". E così il Partito filo-curdo democratico dei popoli (Hdp) non sarà incluso tra gli appuntamenti del primo ministro previsti questa settimana con i leader delle principali formazioni politiche, per discutere della riforma costituzionale voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan.
Una decisione, quella del premier, a seguito delle dure critiche portate dall'Hdp ad Ankara, sulla gestione della situazione di emergenza nelle regioni del Sudest, dove sono in corso da settimane scontri tra il Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan) e le forze di sicurezza turche. E proprio mentre il Congresso dei popoli democratici (DTK, definita la piattaforma più ampia della società civile curda e di cui lo stesso Hdp fa parte) lanciava un appello per la formazione di "regioni democratiche autonome" senza escludere la formazione di uno "Stato Cu