di REDAZIONE
“Il cittadino è compresso tra due elementi: la Costituzione Catto-marxista e il codice penale di impronta fascista. Paradossalmente l’incontro di queste tre ideologie fa si che il cittadino è subalterno allo stato, subalterno allo stato etico hegeliano del Codice Penale, subalterno all’escatologia metafisica del cattolicesimo, subalterno infine allo stato sociale ipotizzato dal marxismo”.
Carlo Nordio, Procuratore aggiunto a Venezia, delinea così la supremazia dello Stato sul diritto del singolo, tema centrale dell’evento organizzato dal Consiglio regionale dal titolo “Stato di Libertà, l’uomo e i suoi diritti” svoltosi venerdì mattina a palazzo Ferro Fini. Intrattenendosi con la stampa prima del convegno, il Procuratore ha spiegato che nell’attuale scenario “il diritto del cittadino, come soggetto di un patto sociale con lo Stato, un ‘pactum unionis’ secondo l’ideologia liberale di Locke e altri, è avvilito e quindi sarebbe nece
di buoni propositi sono cosparse le vie che portano all’inferno, cioè al peggio.
Se qualcuno entra nella mia proprietà e mi ruba una gallina, e se lo becco nella mia proprietà mentre scappa con la gallina, io ritengo di potergli sparare anche alle spalle, dopo un colpo di avvertimento in aria.
Ha violato la mia proprietà, la mia libertà, la mia sicurezza.
Ed io non rinuncio a difendermi.
Ne va del significato delle fondamenta della mia esistenza, se sono un uomo libero.