di FIORENZO PIEROBON
Anche quest'anno, gli indipendentisti veneti hanno riempito la piazza. Il 25 aprile è la festa di San Marco, ma quando ci sono di mezzo i fascio-comunisti anche le feste vengono rovinate.
Un centinaio di no-global (gli stessi che hanno infangato il prato di Pontida), al grido di "siamo tutti clandestini" sono riusciti a disturbare la manifestazione pacifica che tutti gli anni fa incontrare sotto il Leone le diverse anime dell'indipendenza veneta. Nessuna colluttazione, ma scontri verbali sì con la situazione subito sedata e poi controllata dalle forze dell'ordine. Eppure, che si sarebbero presentati per infastidire i secessionisti lo avevano scritto su uno dei loro siti: "25 aprile San Marco antifascista - Contro lo Stato-nazione, piccolo o grande che sia". Con farneticazioni annesse: "Il leone alato, questo simbolo meticcio, da troppo tempo ci è stato scippato. Nazionalisti e razzisti che nulla hanno a che fare con Venezia ne hanno stravolto valori