di REDAZIONE*
In molti avete commentato, qui su facebook e in piazza, il nostro aver "personalizzato" il Gonfalone di San Marco. In tanti l'avete chiamato "errore", recriminando il fatto che avessimo violato un simbolo sacro. Bene: vogliamo raccontarvi la storia del nostro Gonfalone e di quel passamontagna nero.
Era il 1998 ed eravamo in Messico. Non il Messico "ciudadano", quello delle grandi metropoli. Eravamo nel Messico della Selva Lacandona, quello dimenticato, con la vegetazione a coprire i pensieri e le strade difficili da percorrere, con radici sconosciute che attanagliano i piedi, i pneuamtici, la tua voglia di proseguire il sentiero.
Eravamo lì per realizzare un progetto, grazie all'Associazione Ya Basta e al Comune di Venezia: si trattava di una turbina idrica che avrebbe permesso alla comunità autogestita di La Realidad di avere accesso alla corrente elettrica.
Eravamo in tre, tutti e tre veneziani, in mezzo alla Selva Lacandona, con in mano un modellino sgan
A mio parere è un gesto sbagliato quello di volersi distinguere utilizzando e alterando l’unico elemento di unione nella fin troppo divisa galassia dell’indipendentismo veneto. Bastano e avanzano le bandiere storiche. Sbagliato poi diffondere una bandiera storica ‘scarabocchiata’ del leone marciano che incute paura in chi la vede, entrando poi in piazza San Marco con fare da estremisti/squadristi/black bloc più da destra-fascista che da sinistra-pacifista (probabilmente c’è sotto una strategia d’azione volta a dissuadere le persone moderate dal partecipare ai raduni indipendentisti). Sbagliato far passare per benevolo un gesto un po’ sprezzante e irriverente compiuto dal subcomandante a cui io mi sarei opposto o offeso per principio.
Viva la Nostra bandiera! di noi Veneti, liberi e Indipendenti!…e Veneti nel mondo, a costruire rapporti e Pace! con entusiasmo la portiamo nel cuore e dovunque andiamo, e per questo siamo benvoluti…
E’ solo in questo stato chiamato Italia che ci dileggiano… per invidia, per timore di perder privilegi… o forse perché, bombardati da falsità, non capiscono!