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Trilioni e dementi, la moneta circolante non è denaro, ma debito insolvente

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di GERARDO COCO Il trilione è un numero talmente grande, inconcepibile, privo di riferimenti concreti, al di la dell’esperienza dell’uomo comune che è difficile afferrarne il senso. Eppure è ormai entrato nel calcolo economico. Fino a pochi decenni fa il debito dei singoli governi si valutava in miliardi. Non appena entrati nel nuovo millennio, l’unità di misura del debito, nella maggior parte dei maggiori paesi avanzati, è diventato il trilione (ad es. il debito italiano è già di 2 trilioni). Il passaggio dai milioni ai trilioni è un salto drammatico di cui è difficile capirne le conseguenze. Chiediamoci: a cosa equivale un milione di secondi? A 11,5 giorni. E un miliardo di secondi? A ben 32 anni! Ecco che percepiamo la differenza. E un trilione di secondi? Ora sì che avvertiamo la singolarità dell’incremento: se tornassimo indietro di un trilione di secondi vedremmo apparire l’homo sapiens in Europa. Infatti un trilione di secondi equivale a 32.000 anni. R
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3 COMMENTS

  1. Chiaro, come al solito.
    Se uno come Draghi leggesse un articolo del genere, quali obiezioni potrebbe fare ?
    Come potrebbe smentire o porre in crisi la logica e i dati portati da Coco?
    Come potrebbe convincere che il suo operato è per il meglio e per la risoluzione dei guai finanziari europei e mondiali ?
    Sembra di vivere in un mondo alla rovescia, un film di fanta-terror.
    Inizio a capire i preppers.

    • Non avrebbe nulla da obiettare, se non che solo una bassissima percentuale della popolazione si interessa a queste cose, e di questa percentuale, solo una frazione comprende il problema, quindi a lui “non gliene può frega’ de meno”

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