di GILBERTO ONETO
Giorgia Meloni non è particolarmente simpatica con la sua aria perennemente incazzata e – soprattutto –con il suo accento alla Paolo Panelli. Ma è sicuramente una tosta. È anche sveglia: ha capito l’aria che tira e si è posizionata sulla ruota di Salvini, così qualcosa resta attaccato anche a lei. Quando se la prende con l’Euro, gli immigrati, Renzi o la casta viene da condividere (accento a parte) le sue caciarate televisive. Poteva restarsene lì a fare la “Salvini con le tette” ma non ha saputo trattenere la sua gagliardia patriottica (roba del genere: “gratta, gratta, il camerata pelasgico salta sempre fuori”) davanti allo scarso ardore che si prova dalle parti di Trento e di Bolzano per l’amato (da lei) tricolore.
La vicenda è nota: all’invito da Roma alle amministrazioni pubbliche di esporre il tricolore per il 24 maggio, centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, il Presidente del Trentino Ugo Rossi ha deciso di esporlo
io vado spesso a Vipiteno, cioè Sterzing, e non manco di andare al ponte sull’Isarco, dove c’è il più bel monumento dedicato ad Andreas Hofer che combattendo per la sua terra, che era la sua Patria, fu fatto prigioniero e fu fucilato a Verona, convinto fino alla morte di avere fatto l’unica cosa giusta! Leggete la sua biografia scritta da Francesco Mario Agnoli…e meditate, gente!
grazie per il paragone con Paolo Panelli, mi sentivo molto solo e non capito.
ARTICOLO SPETTACOLARE!!!!
La patria è, come tutti qui sappiamo, è una mistificazione usata dal potere per ricattare e sacrificare popoli.
Io sono la mia patria.
Non capisco i nazionalisti, e non li voto.
La meloni non mi piace e non me ne fido.
Salvini non va da alcuna parte.
Solo slogan e parole.
Totalmente d’accordo con Oneto. Di mio aggiungo: “che schifo salvini e che schifo i suoi compagni di viaggio fascionazionalisti…”.
Si sottolinea che nonostante la tanto decantata Costituzione ripudi la guerra, si vuole festeggiare l’entrata in guerra del 24 maggio con conseguenti 600 mila morti e relative pensioni ai superstiti semplicemente ridicolo