di FIORENZO PIEROBON
Leggendo i due articoli apparsi ieri sul MiglioVerde, quello del direttore e quello di Enzo Trentin, si evince che la "litigiosità veneta" - in ambito politico si intende - sarebbe un vezzo di lunga data. Da quando apparve la formazione "Veneto Stato", tentativo di partito unitario abortito in pochissimo tempo, effettivamente i fatti hanno confermato la tesi dei miei più autorevoli colleghi.
La stessa campagna elettorale per le regionali venete, conclusasi alla mezzanotte di ieri, ne ha dato ulteriore conferma, visti i continui screzi e gli scambi di "battute" - soprattutto sui social network - fra "Indipendenza Veneta" e "Indipendenza Noi Veneto". Si sono scambiati accuse un po' su tutte: c'è chi ha preso in giro Morosin e IV per il piagnisteo relativo ai mancati inviti ai dibattiti in tv, c'è chi ha additato la poca coerenza di "InV" per essersi coalizzati con "l'autonomista" Zaia solo per non dover raccogliere le firme. Poi, c'è stata la battag