di FRANCO POSSENTI
Ci piacerebbe sapere da quale palla di cristallo, il mago Matteo "Oronzo" Renzi estragga i numeri sulla ripresa di cui va continuamente parlando da mesi a questa parte. Uno studio di Impresa Lavoro, di un paio di giorni fa, ad esempio, ci dice che "dal 2010 al 2014 la spesa per investimenti è calata di 3,1 punti di Pil, pari a 48,7 miliardi di euro". In pratica, solo Cipro, Portogallo, Islanda, Irlanda e Grecia sono messi peggio dell'Italia dei sogni piddini. Paesi che non hanno mai fatto parte di alcun G7 o G8.
Gli investimenti in Italia sono scesi al 16,8% del Pil, contro una media Ocse del 19,5%. Solo tra il 2013 e il 2014 il calo è stato di 9,1 miliardi.
Il settore delle costruzioni è quello messo peggio. "Le costruzioni rappresentano il 51,2% del totale degli investimenti del nostro paese. Questo settore ha visto calare gli investimenti di 30 miliardi di euro in quattro anni e da qui arriva il più grosso contributo al rallentamento delle spese
Possedere immobili è un peso.
Per le tasse e per la assenza di rispetto per la proprietà privata.
C’è da valutare attentamente se non convenga vivere in affitto.
Anche la casa di proprietà per abitare è diventata un peso.