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Alla bocconi non piace il bitcoin: meglio lo stato e la banca centrale

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di MATTEO CORSINI "È ben probabile che, grazie al carattere open source e alla concorrenza di altre criptovalute, siano superati i problemi tecnici, di sicurezza e di scalabilità, di Bitcoin come sistema di pagamento. Ma i difetti in quanto sistema monetario non sono emendabili. La quantità limitata lo rende deflativo. Quanto questo sia un problema per le imprese produttive lo stiamo apprendendo: quando i prezzi diminuiscono, è più facile fare perdite che profitti. Ma il problema sarebbe ancor più grave se Bitcoin dovesse essere utilizzato per effettuare anche prestiti. Ripagare un debito denominato in un Bitcoin che continua ad aumentare di valore sarebbe sempre più pesante in termini reali. Lungi dal favorire un sistema più equo, Bitcoin, in quanto moneta scarsa, sbilancerebbe ancor più l'equilibrio in favore dei creditori". Luca Fantacci, docente di storia economica all'Università Bocconi, mette in guardia rispetto a quelli che ritiene essere “difetti non emendabiliâ
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1 COMMENT

  1. Considerando che la Bocconi ha partorito quel gran “genio” dell’economia che risponde al nome di Mario Monti, se la Bocconi parla male del bitcoin allora vuol dire che il bitcoin va benissimo per la popolazione.

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