di LEONARDO FACCO
La notizia - secondo metodo di divulgazione della stampa igienica - è sulla bocca di tutti: "Slovacchia, giornalista ucciso, arrestati tre italiani legati alla ’ndrangheta". Il fatto dell'uccisione del reporter, però, ha fatto scalpore sin da mercoledì, scaturendo da subito una ridda di opinioni da parte dei soliti noti, gli "editorialisti del nulla".
C'è stato chi ha puntato l'indice contro le infiltrazioni mafiose in genere; chi nello specifico contro la 'Ndrangheta (l'associazione a delinquere meglio organizzata, ripetevano); chi contro le delocalizzazioni aziendali all'estero; chi sulla necessità di una polizia antimafia europea; chi contro qualche membro di governo corrotto in quel di Bratislava e dintorni. Nessuno, invece, che abbia posto l'accento sul problema dei problemi, dal quale, a cascata, scaturiscono tutti quelli sopra elencati. Quale problema? Questo: "Un terremoto politico segue l'omicidio in Slovacchia del giovane reporter Jan Kuciak, tr