di ARTURO DOILO
Greta è solo l'ultimo dei simboli del catastrofismo malthusiano, dell'eco-nazionalsocialismo. Gli ambientalisti lanciano allarmi da una vita senza mai che questi si dimostrino sensati e, soprattutto, senza mai vederne le conseguenze disastrose da essi prefigurate.
Ma un'occasione come quella del virus influenzale Sars-Cov-2, collegato impunemente continuamente nei Tg e nei programmi informativi ai cambiamenti climatici, non potevano lasciarsela sfuggire. Ed ecco arrivare "The Guardian", tabloid inglese che spara l'ennesima cazzata (perchè è ora e tempo di chiamare le cose col loro nome): "Saranno necessari blocchi globali ogni due anni per salvare il pianeta".
L'articolo riportato dall'incartapesce d'oltremanica, fa riferimento al solito studio pubblicato sulla rivista Nature da un team di ricercatori dell'Università dell'East Anglia, che ha concluso che le emissioni di CO2 devono diminuire della stessa quantità di quelle che hanno avuto durante il recen
La fine del mondo entro il 1999. La confermò l’ex sindaco di Roma Ugo Vetere, dell’allora partito comunista, in un comizio romano del 1987.