di ROBERT EDWARD LEE
«Credo che in quest’epoca illuminata siano ben pochi coloro che non riconoscano che l’istituto della schiavitù è un male morale e politico in qualsiasi Paese. È inutile dilungarsi sui suoi danni. Credo però che sia un male maggiore per i bianchi che per la razza nera, e mentre i miei sentimenti sono fortemente a favore della seconda, le mie simpatie sono più forti per i primi.
I neri stanno incommensurabilmente meglio qui che in Africa, moralmente, socialmente e fisicamente. La dolorosa disciplina cui sono sottoposti è necessaria per la loro istruzione complessiva, e io spero che ciò li prepari e li guidi al meglio. Quanto è necessario che questa loro soggezione duri è noto e ordinato da una Provvidenza saggia e clemente. La loro emancipazione verrà prodotta prima dall’influenza dolce e delicata del cristianesimo che non dalle tempeste e dalle burrasche delle polemiche furibonde. Benché lento, quell’influsso è infatti sicuro. La dottrina