di MARIETTO CERNEAZ
Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti dal 1980 al 1988, è celebre per la “Reaganomics”, che includeva tagli fiscali, deregolamentazione e riduzione del welfare state, promuovendo il libero mercato e opponendosi al comunismo. La sua retorica libertaria attirò inizialmente molti libertari, ma Murray N. Rothbard fu tra i più critici.
Vediamo di comprendere le ragioni per cui il fondatore dell'Anarco-capitalismo ebbe a criticare l'ex governatore della California:
Delusione sui tagli fiscali e la spesa pubblica:
Reagan promise di ridurre le tasse e la dimensione dello Stato, ma Rothbard, in diversi articoli apparsi su The Libertarian Forum e Liberty Magazine, sottolineava che i tagli fiscali (es. Economic Recovery Tax Act del 1981) furono accompagnati da un aumento del deficit pubblico e della spesa militare. In The Reagan Phenomenon (risalente al 1984), Rothbard definì la politica economica di Reagan “un fallimento spettacolare”, perc