Papa Francesco e la miseria morale e sociale delle idee marxiste

di ALBERTO BENEGAS LINCH HIJO La morte di una persona buona e benintenzionata suscita sempre rispetto e devote preghiere. Naturalmente, le intenzioni da sole non bastano: ciò che conta sono i risultati delle proposte, che in questo caso circoscriviamo alla materia sociale. Come hanno sottolineato più volte i premi Nobel per l’economia Friedrich Hayek, Ronald Coase, James M. Buchanan, Edmund Phelps, Gary Becker, Milton Friedman e George Stigler, il benessere sociale si ottiene solo in una società aperta (per usare la terminologia popperiana), il che implica mercati liberi e la fondamentale istituzione della proprietà privata. Questo è stato confermato anche dalla realtà dei fatti, osservando le politiche comparate. Questi stessi pilastri sono stati sottolineati con enfasi anche da Pontefici, in particolare Leone XIII, Pio XI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Come è noto, Papa Francesco ha formulato ripetute dichiarazioni e scritti in Italia, Cile, Perù, Cuba, Stati Uni