di ROBERTO SALINAS LEÓN
Le guerre commerciali sotto l'amministrazione Trump 2.0, unite alla serie di "dazi reciproci" annunciati in occasione della "Festa della Liberazione" all'inizio di quest'anno, hanno rappresentato un forte shock per il sistema commerciale globale e per le prospettive di una crescente libertà di commercio a livello mondiale. Questa perturbazione è diventata nota come effetto "Cigno Arancione", in riferimento a "Il Cigno Nero" di Nassim Taleb e al suo racconto di eventi inaspettati e altamente destabilizzanti.
La difesa più popolare della politica commerciale di Trump 2.0 è che i dazi hanno un vantaggio extra-economico: che il valore aggiunto in termini di geopolitica strategica, di confronto con la Cina o persino di contenimento del traffico di Fentanyl, supera i costi a breve in termini di benessere economico. Affermazioni più ambiziose sostengono che i dazi reciproci sono necessari per garantire la appunto la stessa opportunità dell'accesso al merc