di LEONARDO FACCO
Il governo di Javier Milei non usa giri di parole e tra i progetti di legge che il Congresso discuterà nelle sessioni straordinarie dal 10 al 30 dicembre spicca il “Principio di Innocenza Fiscale”, un testo di legge di appena 13 pagine che rappresenta la riforma penale-tributaria più radicale dagli Anni Novanta ad oggi.
Il cuore filosofico è semplice, dirompente e libertario: in materia fiscale lo Stato smette di presumere colpevole il cittadino, anzi ne presume sempre la sua innocenza. Per farlo la riforma alza in modo vertiginoso le soglie minime che attivano il reato penale, depenalizzando di fatto la stragrande maggioranza delle controversie fiscali che oggi finiscono in tribunale.
I numeri parlano da soli:
Evasione semplice (art. 1 L. 27.430): la soglia passa da 1,5 milioni a 100 milioni di pesos (+6.566 %).
Evasione aggravata con fatture false o prestanome (art. 2 inc. a): da 15 a 1.000 milioni di pesos (+6.566 %).
Altri casi aggrav