di REDAZIONE
La Corea del Nord e' tornata a lanciare missili rompendo una fase di calma: tre unita' a corto raggio, dalla costa orientale, sono caduti nel mar del Giappone, nelle acque internazionali lontane dalle coste nipponiche. L'effetto immediato, pur privo di reali minacce, ha portato il ministero della Difesa di Seul ad alzare l'allerta ''per far fronte a eventuali sviluppi'', ha riferito l'agenzia Yonhap. I vettori, di cui due testati in mattinata e uno nel pomeriggio, erano ''probabilmente un'evoluzione di vettori di derivazione sovietica e - secondo le ipotesi piu' accreditate in base a quanto appreso dall'ANSA - potevano essere la versione aggiornata di un vettore anti-nave o il KN-02, un missile di superficie ricavato dal vecchio SS-21 di produzione sovietica che ha una gittata di poco superiore ai 100 chilometri''. Non e' escluso che si sia trattato di un'iniziativa collegata a ''regolari'' test ed esercitazioni, sull'esempio di quanto fatto il 10 febbraio (con due miss