di GILBERTO ONETO
Il botta-risposta fra i veneti Sergio Romano ed Ettore Beggiato pubblicato nei giorni scorsi sul nostro quotidianoè una sorta di perfetto paradigma della situazione che sta vivendo il mondo autonomista. Da una parte c’è il centralismo più paludato e furbetto, dall’altra l’ingenuità che sconfina con la dabbenaggine di certo autonomismo.
Agnoli ha già brillantemente evidenziato come l’idea stessa di Nazione naturale e volontaria esuli da ogni presunta persistenza storica. Ha però qualche ragione anche Romano quando stigmatizza come velleitario sostenere che solo il Veneto attuale si possa porre come naturale erede e continuatore della Serenissima e che sia pertanto piuttosto pretestuoso associare in forma quasi monopolistica l’odierno venetismo con la storia antica di Venezia. Romano è un uomo colto, intelligente e "moooolto" politicamente corretto, che in passato ha scritto anche alcune pagine toste contro l’italianità ma che da
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