di ROMANO BRACALINI
Lo Stato si intrufola nei nostri risparmi, dei quali non siamo più padroni, e sui quali abbiamo già pagato la taglia. Lo stato ci impone la modalità dei pagamenti, il limite del contante, l’uso della carta e dell’assegno perché resti traccia e memoria negli archivi polizieschi.L’Italia non è mai stata una democrazia, con il controlli sui conti correnti cade l’ultima finzione.
Da oggi il cittadino-suddito è meno libero. Il pretesto è quello di combattere l’evasione, il metodo ricorda piuttosto le tirannie. La morale è questa:il cittadino non deve evadere, lo Stato può farlo. Nessuno protesta,non c’è indizio di rivolta.Nei paesi a libertà limitata (Brasile, Turchia) infuria la protesta popolare.In Italia, nulla. Il poeta francese Lamartine chiamava l’Italia “terra dei morti”, una locuzione che andrebbe bene anche oggi. Nella Francia di fine Settecento si innalzarono le teste sulle picche e un regime cadde perché affamava il popolo
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